Cos’è WordPress? La domanda merita una risposta, dato che la piattaforma ha guadagnato un’importanza straordinaria a livello mondiale. Cominciamo col vedere quando è nato WordPress. Come data di nascita possiamo considerare quella del 27 maggio 2003, quando Matt Mullenweg e Mike Little pubblicarono la prima versione della piattaforma seguendo la numerazione del predecessore di WordPress, ovvero b2/cafelog (per questo la prima versione di WP è la 0.7).
Da allora si sono succedute moltissime versioni della piattaforma, a ognuna delle quali è stato assegnato il nome di un musicista jazz. Mentre scriviamo WP è arrivato alla versione 4.9, Tipton. Nel corso del 2018 dovrebbe uscire la versione 5.0, ancora senza nome.
Cos’è WordPress, quindi? Può essere definito come una piattaforma di personal publishing e CMS, ovvero Content Management System. La natura del software – è fondamentale sottolinearlo – è open source. WP è sviluppato in PHP (un linguaggio di scripting utilizzato in primo luogo per sviluppare applicazioni lato server, ma non solo) e fa uso di database MySQL (un software libero che in gergo tecnico è definito un Relational database management system).
WordPress è diventato estremamente popolare in quanto permette di creare siti web e blog in maniera semplice e veloce, lasciando tuttavia agli esperti enormi possibilità di personalizzazione e ottimizzazione. Per capire cos’è WordPress occorre sottolineare alcune peculiarità di questa piattaforma: anzitutto le funzionalità della stessa si allargano in maniera importante tramite plugin (che possono essere gratuiti o a pagamento). Gli utenti possono inoltre utilizzare template per creare e gestire la pagine (infiniti template diversi, anche questi gratuiti oppure a pagamento).
Le personalizzazioni di WP di cui parlavamo permettono di ottimizzare le pagine per i motori di ricerca (modificando il permalink per renderlo Google-friendly, per esempio). La piattaforma permette l’inserimento di commenti da parte dei visitatori, sempre gestibili dal proprietario del sito come meglio ritiene, e vanta le utili funzioni di trackback e pingback (quest’ultimo è un protocollo che permette ai proprietari dei siti o blog di ricevere una notifica quando qualcuno inserisce un link al proprio sito altrove nel web). La piattaforma dà inoltre la possibilità agli utenti di loggare e ai gestori del sito (che possono essere numerosi) di essere categorizzati in ruoli che definiscono le loro possibilità di intervento sul sito; è inoltre possibile bloccare determinati utenti, o spingersi a far sì che siano proprio gli utenti a generare i contenuti.
Sarò ormai chiaro che WordPress non è una semplice piattaforma di personal publishing: è uno strumento potente che può presentarsi semplice e intuitivo in modo da soddisfare gli utenti alle prime armi, oppure profondo e complesso, se maneggiato da utenti più esperti.
Curiosità su WordPress
Il creatore, Matt Mullenweg, è originario di Houston, dove si è anche laureato. Biondo e di bella presenza, è un tipo dall’aria piuttosto simpatica. Nel 2007 PC World lo ha indicato come il sedicesimo uomo più importante della rete (non poco, considerando la statura di molti concorrenti).
WordPress.org e .com, pur essendo legati, non sono la stessa “entità”. Il dominio .org è quello su cui viene distribuito (gratis, lo ribadiamo) il software, mentre il dominio .org è gestito da Automattic, una società di Mullenweg tramite la quale è possibile acquistare hosting online col marchio WordPress.
Per quanto l’iscrizione e la creazione di un sito WP sia gratuita, è in realtà con l’acquisto di un servizio di hosting che WP sprigiona tutte le sue potenzialità: nella versione semplice e gratuita i plugin, moduli che, come abbiamo detto, estendono enormemente le possibilità del software, non sono a disposizione dei blogger che creano gratis un sito su wordpress.com.
Nel penultimo paragrafo viene menzionato due volte il .org